Tra sorrisi, chiacchere e dolcini, in pochi giorni il nuovo Bar dei palermitani ha già dimostrato segni di grande identità sotto diversi aspetti.
La più significativa è di certo l’identità sociale, che risponde in maniera diretta all’identità personale dell’individuo, in relazione all’ambiente fisico, caratterizzato da colori, luci, profumi e suoni che influenzano inconsapevolmente le tendenze comportamentali.
In buona sostanza al “Dante”, così “abbreviato” si sta bene, ci passi e vuoi restarci, ci vai e ci ritorni, così dicono gli ospiti, i vicini ed i passanti che ogni giorno raccontano quanto ne hanno desiderato la riapertura.
È bello sapere che quell’angolo, sporco e dimenticato ha ripreso vita e colore.
È importante che in una cittá meravigliosa come Palermo, spesso dimenticata dai servizi basilari, ci siano giovani imprenditori che investano risorse per migliorare l’accoglienza, ed è meraviglioso che questa cosa la notino proprio i diretti interessati, i turisti inglesi e spagnoli, che noi amiamo chiamare ospiti, che hanno giá dato segno di grande gradimento, facendo colazione al Dante ogni giorno.
Molti i confronti con il pubblico, è importante ascoltare pareri ed eventuali suggerimenti, come già detto il “Dante” è il locale di tutti, tra questi non poteva mancare la questione ARANCINE DI SANTA LUCIA e le leggende metropolitane sulle “mille mila” prodotte e vendute dai big.
Al Dante a quanto pare non interessa entrare in nessun guinness world record legato alla quantità di un solo giorno ma preferisce essere ricordato per la qualità DI OGNI GIORNO, proprio per questo per il 13 di Dicembre le arancine verranno vendute per lo più su prenotazione, idea molto apprezzata dai tanti clienti che giá da oggi hanno dato il via alle danze prenotando le prime arancine.


